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DA PESCATORI A PANETTIERI... (pesca al cefalo)

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Eccomi qua ragazzi, sono tornato a parlarvi di esche, in particolare di pane. Quest'esca penso sia la più classica, infatti, conosco pochi pescatori che non l'hanno mai usata. Un tempo, si utilizzava la mollica o il pane vecchio, mentre oggi possiamo utilizzare pani, reperibili nei negozi di pesca, specifici per la pesca (la differenza con quello classico, molte volte sta nell'elasticità). Oggi, però, non voglio parlarvi di quel che già troviamo in commercio, infatti voglio darvi una ricetta per ottenere un prodotto qualitativamente migliore, nonché più economico. La domanda, immagino, vi verrà automatica: ma se troviamo il pane già bello e fatto in negozio, perché dovremmo farlo noi? Beh, per prima cosa potremmo considerare l'aspetto economico: sulle piccole quantità, la differenza è ridicola, ma se ne produciamo parecchio,conservandolo successivamente sottovuoto, otterremo un margine di risparmio più alto. Tutto ciò che ho detto fino ad ora potrebbe, di per sé, essere...

IL BIGATTINO "TRUCCATO"

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Salve a tutti cari appassionati, oggi voglio parlarvi di bigattini, in particolare di trucchi per renderli più attrattivi. Il bigattino è una tra le esche più proteiche reperibili in natura (a parità di peso si intende), si adegua bene sia all'acqua dolce e sia all'acqua salata e, infine, attrae variate specie di pesci; tutta via ha un handicap: dal punto di vista olfattivo sviluppa ben poco... Ma non disperiamo! Alcuni modi per "aromatizzarlo" esistono, sono economici e alle volte ti svoltano la giornata. Adesso, vediamo nello specifico alcuni metodi: ACQUA DOLCE Nel periodo invernale, si sa, il pesce è molto apatico e, con lo schiarimento delle acque, sospettoso a livelli massimi. Per far fronte a questa evenienza, dovremo 'truccare' i nostri bigattini in modo tale da conferirli un potere aromatico (che appunto solitamente non ha). La tecnica d'aromatizzazione, consiste nel nutrire le nostre esche con gli aromi prescelti. Mi spiego meglio: p...

BRODETTO DEL PESCATORE..(PRINCIPIANTE)

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Buongiorno miei cari lettori, come procedono le giornate?  Oggi, volevo condividere con voi la mia prima pescata (e sopratutto la mia prima cena) a "surf casting". Ho messo la tecnica tra virgolette, perché ho iniziato così, ma poi ho concluso la pescata con il vetrino (vedi articolo precedente sulla pagina). Il perché di questa scelta è presto detto: abito lontano dal mare, ho sempre poco tempo da dedicare alla pesca causa lavoro, ed infine amo mangiare. Detto ciò vediamo il "carniere" della pescata:             triglie e gallinella già sfilettate In più a queste prede, ho utilizzato i gamberi che avevo preso per esca. Bene! Ora che avevo questo (poco) pesce, come trasformarlo in cena? Beh, una soluzione che a me piace tanto è la zuppa.  Vediamo come fare: Ingredienti - 15 triglie medie - 1 gallinella di mare - 10 gamberi - 1 cipolla - 2 spicchi d'aglio - olio d'oliva  - sale  - pepe  - peperoncino - vino bi...

FINALMENTE MANGIAMO PURE NOI! (trote)

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Ciao a tutti lettori, spero che tutto vada bene e che la pesca sia sempre attiva!  Oggi, volevo parlarvi di una ricettina per cucinare le trote, essendo una preda diffusa e dalle carni ottime. Premetto, per evitare inutili discussioni, in fiume o lago naturale, rilascio sempre il pesce, ma alle volte, i laghetti privati consentono di trattenere il pescato, quindi.... Perché no? Ora torniamo a noi: finalmente è il momento di agire. Il piatto che voglio presentarvi è: ravioli di trota, pomodori secchi e olive nere alla "genovese". Ecco gli ingredienti : Per la pasta all'uovo: - 300 gr di farina 00 - 2 tuorli  - 1 uovo - pizzico di sale Per il ripieno: - 300 gr filetti di trota senza pelle ne lische - 70 gr di pomodori secchi  - 50 gr olive nere  - 40 gr ricotta vaccina fresca - 10 gr olio dei pomodori secchi - mezzo spicchio d'aglio - pizzico di sale - pizzico di pepe  - 1 scalogno - 5 gr erba cipollina  - mezzo bicchiere di vino bianco secco Per il sugo dei ...

VETRO IN MARE!!! (mangiata assicurata)

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Ciao a tutti miei cari, spero che tutto vada bene e che, sopratutto, riusciate a godervi qualche ora in pesca, anche in momenti come questi. Come avete letto dal titolo, oggi parleremo del vetro in mare. No, non si tratta di inquinamento per una volta, ma di una tecnica tipicamenre da lago, che ho adattato al mare. Avete intuito? No? Beh, utilizzo il vetrino da trota! Se vi state chiedendo come abbia avuto questa "idea", la risposta è semplice: avevo una canna da ultra light, i pesci non ne volevano sapere, dentro al marsupio ho trovato una scatolina con delle gommine ed un vetrino e, beh, il risultato è venuto fuori da solo. Quella volta presi 2 occhiate, ma oggi, cambiando canna ed acquisendo un po di pratica, riesco a fare belle pescate, anche con acqua ferma. Vi spiego brevemente che cosa utilizzo: CANNA La canna che uso di solito, ha una potenza dai 3 agli 8 gr, ma, nella sacca, ne ho sempre una da 5-15 gr, in caso ci sia corrente o vento. MULINELLO Il mulo ...

FLY CARP!

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Eccoci di nuovo insieme, cari appassionati, oggi voglio dedicarmi ad un argomento davvero importante per me: la pesca a mosca delle carpe!  Per rispondere alle domande più frequenti, faccio una piccola premessa: basta poco, non ci vogliono anni di pratica ed è molto divertente. Per praticare questa tecnica, dobbiamo, però, adeguarci alle esigenze del pesce (eh si sono molto fighetti), quindi dovremo munirci di pazienza e di un briciolo di malizia, ma lo vedremo dopo. Vediamo insieme, innanzi tutto, di che attrezzatura dobbiamo munirci, prima di tentare il cosiddetto "tiro alla fune". CANNA Diciamo subito che la canna deve essere potente, date le dimensioni che possono raggiungere le nostre prede; io personalmente, uso una noce piedi per coda 7/8, ma tengo sempre pronta una riserva che lanci una coda del 9/10 (dato che alle volte troviamo vento). Sconsiglio fortemente l'utilizzo di attrezzi più leggeri, in quanto io rischio di rottura, e la conseguente scomunica, sono molt...

Il lago dei castori... e dei mostri!!

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Ciao a tutti, cari amici lettori e pescatori, in queste giornate uggiose e fredde, purtroppo,la pesca risulta difficile (non per il tempo eh, ma perché io ho freddo!!), quindi, vorrei parlarvi del lago dove mi alleno frequentemente. Il nome del lago, come avrete intuito dal titolo, è Lago dei Castori. Questo angolo di paradiso nella periferia di Bologna è, è stato e sarà la mia stella polare della pesca sportiva! Perché? Beh, di motivi ce ne sono tantissimi, però i più influenti sono sostanzialmente 3: la pace che regna (tra l'altro a 2 passi da Bologna), gestore e pescatori molto simpatici e, sopratutto, disponibili e per ultimo, ovviamente, le catture che puoi effettuare!! Ecco alcune foto: Come potete vedere, nel lago sono presenti diverse specie, ma non le troviamo in tutti i laghi del comprensorio; vediamo come è diviso il lago, ed entriamo nel dettaglio della pesca (che poi in fondo è quel che ci interessa). Appena si arriva sul posto,  sul...