DA PESCATORI A PANETTIERI... (pesca al cefalo)

Eccomi qua ragazzi, sono tornato a parlarvi di esche, in particolare di pane. Quest'esca penso sia la più classica, infatti, conosco pochi pescatori che non l'hanno mai usata. Un tempo, si utilizzava la mollica o il pane vecchio, mentre oggi possiamo utilizzare pani, reperibili nei negozi di pesca, specifici per la pesca (la differenza con quello classico, molte volte sta nell'elasticità). Oggi, però, non voglio parlarvi di quel che già troviamo in commercio, infatti voglio darvi una ricetta per ottenere un prodotto qualitativamente migliore, nonché più economico. La domanda, immagino, vi verrà automatica: ma se troviamo il pane già bello e fatto in negozio, perché dovremmo farlo noi? Beh, per prima cosa potremmo considerare l'aspetto economico: sulle piccole quantità, la differenza è ridicola, ma se ne produciamo parecchio,conservandolo successivamente sottovuoto, otterremo un margine di risparmio più alto. Tutto ciò che ho detto fino ad ora potrebbe, di per sé, essere già un buon motivo, ma per quanto mi riguarda non è il migliore. Dico così, perché facendoci la nostra esca in casa, possiamo darle il gusto e la consistenza che desideriamo! Bene, detto ciò passiamo alla ricetta: 
600 gr di farina Manitoba 
300 gr farina 1
100 gr farina 0
60 gr latte in polvere 
250 gr panna da cucina 
400 gr acqua 
50 gr lievito di birra fresco
2 cucchiai zucchero
Possiamo aggiungere,a piacimento,un ingrediente che dia un sapore caratteristico al pane (pasta di acciughe, formaggi vari, gamberi, molluschi ecc).
Il procedimento è un po lungo, ma, per ottenere un impasto elastico, ci serve tempo.
Iniziamo impastando la Manitoba con l'acqua, la panna, lo zucchero, il lievito e l'eventuale ingrediente segreto che avrete scelto. Impastate per una ventina di minuti (il tempo deve essere rispettato, in quanto più impastiamo, più creiamo glutine e più il pane sarà elastico). 
Riponiamo l'impasto ottenuto in frigo coperto dalla pellicola, lasciandolo fermo per un 3/4ore. Il risultato che otterrete, più o meno sarà questo:
Passato il tempo, aggiungiamo la restante farina e il latte in polvere, avendo cura di impastare di nuovo un'altra ventina di minuti. Ora possiamo formare delle palline (di qualsiasi dimensione vogliamo, ricordandoci, però, di farle grandi uguali), stenderle su una placca con carta da forno e lasciarle lievitare per altre 3 ore. Passato il tempo, possiamo infornare a 200 gradi per 20 minuti e successivamente a 160 gradi per 15 minuti.  Abbiamo ottenuto una gran quantità di pane... Ora come facciamo a conservarlo? Io consiglio di seccarlo all'aria un paio di giorni, ponendolo successivamente in sacchetti sottovuoto. Ricordiamoci, come ultima cosa, di conservare il tutto in luogo fresco ed asciutto. 
PICCOLO TRUCCO 
Quando utilizzeremo il nostro pane, dovremo bagnarlo con acqua per renderlo morbido. Io oltre all'acqua, però, utilizzo anche una specie di siero, ricavato dal parmigiano o da qualsiasi formaggio duro. Per ottenere questo liquido, il procedimento è molto semplice: basta mettere sul fuoco poco latte e, una volta che quest'ultimo raggiunge il bollore, aggiungiamo il formaggio grattugiato (una proporzione buona tra latte e formaggio è 1:2). Aggiunto il formaggio dovremo lasciare che il formaggio si "separi", ottenendo una parte solida ed una liquida; a noi servirà quella liquida. 
Vi ringrazio ancora per la lettura, spero che questi consigli vi facciano prendere tanto pesce!!!

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